Molluschi terrestri alieni

MOLLUSCHI TERRESTRI

Il progetto di ricerca sulle specie aliene

Nel 2017 è stato avviato il progetto di ricerca sulle specie aliene condotta dall’Università di Siena e dal Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici, in collaborazione con l’Università di Poznań, in Polonia, e il National Biodiversity Future Center (NBFC) nell’ambito del PNRR. Il progetto è coordinato da Giuseppe Manganelli e Folco Giusti dell’ateneo senese, tra i pochi ricercatori italiani che si occupano prevalentemente di molluschi terrestri.

La scoperta della Barkeriella museensis

Il 1° febbraio 2023 il MUSNAF ha svolto campionamenti di molluschi alieni nella serra tropicale del MUSE (Museo delle Scienze) di Trento che ha consentito di descrivere un genere di lumaca fino ad oggi sconosciuto.

La nuova lumachina di 2 centimetri è stata descritta in un articolo scientifico sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society, prendendo il nome Barkeriella museensis, in onore del malacologo neozelandese Gary Barker, e del MUSE di Trento, luogo della scoperta.

“Il MUSE – spiega Debora Barbato, ricercatrice dell’Università di Siena/NBFC – è una delle aree di studio che assieme ad altri orti botanici e musei scientifici dotati di serre e giardini stiamo indagando in cerca di xenodiversità, quella componente della biodiversità costituita da organismi alieni, cioè non originari del territorio indagato. Il nostro settore di ricerca è quello dei molluschi terrestri e di acqua dolce, che comprende specie spesso introdotte in maniera del tutto accidentale con il trasporto di terriccio o di piante esotiche. Solitamente per trovare esemplari utilizziamo i classici metodi di campionamento usati per la fauna del suolo, ossia ricerca visiva, raccolta di terriccio e lettiera da esaminare in laboratorio”. 

Andrea Benocci, conservatore del Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici, descrive così la scoperta di Barkeriella museensis

“Sia a Trento che in altre città d’Italia abbiamo trovato numerose specie aliene, alcune delle quali mai segnalate prima in Europa. Ma al MUSE, in particolare, abbiamo scoperto questa lumachina tropicale, finora sconosciuta alla scienza: un ritrovamento abbastanza eccezionale. Una delle particolarità è che l’apparato riproduttore di questa specie è dotato di tre diversi condotti (ciascuno dei quali si apre indipendentemente) preposti allo scambio dei gameti: una condizione finora mai osservata nei molluschi terrestri, che generalmente ne hanno due”.

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