Scomparso Pietro Omodeo, accademico fisiocritico
Il cordoglio dell’Accademia dei Fisiocritici per la scomparsa del suo decano professor Pietro Omodeo figura di grande rilievo nella biologia internazionale.
Grande commozione all’Accademia dei Fisiocritici per il suo decano Pietro Omodeo che se n’è andato ieri all’età di 104 anni. Nel 2011 era stato nominato socio onorario dopo esserne stato componente attivo dal 1951 al 1964 e poi di nuovo dal 2006 al 2010.
“Omodeo – dichiara il Presidente Giuseppe Manganelli – ha sempre partecipato attivamente ai lavori dell’Accademia, con interventi e comunicazioni scientifiche fino alla presentazione dei suoi libri su Amerigo Vespucci nel 2013 e nel 2017 e della riedizione del suo volume “Creazionismo ed evoluzionismo” addirittura nel novembre 2022, ancora in piena attività. Noi fisiocritici abbiamo ancora vivo nel cuore il ricordo della giornata di festa organizzata insieme all’Università di Siena e a Res Viva per i suoi cento anni quando allievi, colleghi e amici accorsero da tutta Italia a portare la loro testimonianza di affetto e riconoscenza”.
Scienziato di fama internazionale Pietro Omodeo è stato uno dei padri della moderna biologia. Nato a Cefalù nel 1919, figlio dello storico Adolfo Omodeo, si laurea in scienze naturali a Pisa e insegna biologia generale, zoologia e biogeografia, evoluzionismo, storia e critica del pensiero scientifico e storia della biologia nelle Università di Siena, Padova e Roma Tor Vergata. Cura le principali opere di Lamarck, Darwin e Diderot.
È a Siena a partire dal 1949 e qui sviluppa anche il suo impegno civile come assessore provinciale alla cultura dal 1951 al 1955 e poi come consigliere comunale dal 1956 al 1960. Dal 1952 al 1965, in qualità di consigliere anziano, si adopera per il potenziamento e l’ammodernamento del Policlinico di Siena e dal 1960 al 1965 è presidente dell’Orfanotrofio San Marco.
Nella sua lunga vita Omodeo attraversa l’esperienza della guerra e della prigionia in Egitto nel secondo conflitto mondiale. Dopo il rimpatrio in Italia nel 1946, nel 1949 è a Parigi, membro della delegazione italiana del Movimento dei Partigiani della Pace. Da Sandro Pertini nel 1979 riceve la Medaglia d’Oro di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Negli anni ‘90 rientra a Siena dove continua fino alla fine a coltivare con passione i suoi studi.
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