Sara Ferri nel ricordo di amici, colleghi e allievi

Sara Ferri, nel ricordo di amici, colleghi e allievi. A tre anni dalla sua scomparsa il ricordo di una studiosa e senese doc, unica donna Presidente dei Fisiocritici, Premio Mangia 2011.

“Sara Ferri nel ricordo di amici, colleghi, allievi” è il titolo dell’iniziativa che il 28 febbraio alle ore 17 Accademia dei Fisiocritici, Università di Siena, Università Popolare Senese e Lions Club Siena dedicano a una studiosa e senese doc, unica donna Presidente dei Fisiocritici, Premio Mangia 2011, a tre anni dalla sua scomparsa.

L’incontro si svolge nell’aula magna dell’Accademia ma è anche trasmesso in diretta sul canale YouTube Accademia Fisiocritici Siena. Dopo il saluto del Presidente Giuseppe Manganelli sarà Elisabetta Miraldi, docente dell’Università di Siena e allieva della professoressa Ferri, a introdurre e coordinare gli interventi dei fisiocritici e professori universitari Rodolfo Bracci, Folco Giusti, Mauro Cresti, del presidente dell’Università Popolare Senese Mauro Civai, del presidente del Lions Club Luca Betti e di Sandro Nerli della Nobile Contrada dell’Aquila. A conclusione degli interventi un omaggio del Coro dell’Università di Siena diretto da Elisabetta Miraldi.

La professoressa Ferri sarà raccontata sotto vari profili a cominciare dal suo percorso professionale all’interno dell’ateneo senese da studentessa della Facoltà di Farmacia a docente ordinario di Botanica Farmaceutica divenuta uno dei maggiori studiosi della vita e delle opere di Pietro Andrea Mattioli. Molto attiva e presente poi nell’Università Popolare Senese e nel Lions Club, associazioni a cui si dedicò soprattutto dopo il suo collocamento a riposo. Si parlerà anche della sua lunga affiliazione all’Accademia delle scienze, iniziata nel 1961 e proseguita senza interruzioni con impegno e passione fino a diventarne prima segretario generale e poi presidente dal 1998 al 2016, prima e unica donna ad occupare la prestigiosa carica. Protagonista di un processo di rinnovamento dell’Accademia, a lei si deve anche la ripresa della cerimonia di apertura dell’anno fisiocritico dopo un’interruzione di quasi due secoli. Alla sua presidenza è legata anche l’importante ristrutturazione dell’antico convento camaldolese sede dei Fisiocritici, con il recupero a fini museali di un intero piano seminterrato, e la realizzazione di un attrezzato laboratorio di zoologia utile anche a ricerche universitarie.

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